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La produzione del Prosecco di Valdobbiadene

Con l’avvicinarsi delle feste e degli immancabili brindisi di auguri, uno dei leitmotiv più ricorrenti sarà lo schiocco dei tappi di sughero con successivo riverbero delle bollicine che invadono i calici in attesa del brindisi.

Il protagonista indiscusso di questi momenti di gioia sarà il Prosecco, l’eccellenza enoica italiana più venduta all’estero, simbolo di allegria e vivacità.
Bevanda alcolica tra le più amate, è spesso apprezzata anche dai bevitori meno abituali, grazie al suo piacevole gusto, ai suoi profumi fruttati e al suo fine perlage.
Tali caratteristiche sono particolarmente esaltate nel Prosecco di Valdobbiadene D.O.C.G Fratelli Carli: la nostra espressione di un grande classico italiano che saprà stupirti con il suo brio e il suo sentore gradevolmente amabile.

Il Prosecco. Qualche cenno storico

La storia del Prosecco è molto antica e identifica la sua origine al tempo dell’Impero Romano. In quell’epoca si beveva il Pucino, un vino proveniente da una località vicino a Trieste chiamata Prosecco e prodotto da un vitigno denominato Glera.

Produzione del Prosecco – Fratelli Carli
Il Prosecco ancora oggi viene realizzato in gran parte con la Glera, ma la sua zona di produzione si è spostata nella fascia collinare della provincia di Treviso, compresa fra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene.

“Fatto a mano” per te: il nostro Prosecco di Valdobbiadene D.O.C.G.

Dalle colline venete di Conegliano Valdobbiadene, con 5000 mila ettari di terreni ripidi e scoscesi che hanno imposto ai nostri contadini una viticoltura eroica, nasce anche il nostro Prosecco di Valdobbiadene D.O.C.G.. È qui che ricaviamo le uve del nostro Prosecco: una vendemmia eseguita a mano, grappolo dopo grappolo, con perizia, fatica e amore per il territorio.

Per questo diciamo che il Prosecco di Valdobbiadene è fatto “a mano”, dove ancora oggi si produce la migliore qualità che, dall’agosto 2009, ha ottenuto il riconoscimento della D.O.C.G. e l’inserimento, a pieno titolo, nella élite dei grandi vini italiani.

Dopo la raccolta, le uve saranno portate in cantina per la vinificazione e in seguito alle fasi di pressatura soffice, decantazione e fermentazione, il nostro “vino base” sarà pronto per essere spumantizzato.

La presa di spuma si effettua grazie all’utilizzo di autoclavi pressurizzate, secondo il tradizionale metodo di produzione chiamato Charmat o Martinotti, dal nome del suo inventore Federico Martinotti, enologo piemontese.

Questa fase fa sì che i lieviti trasformino gli zuccheri in alcol e in anidride carbonica, permettendo di ottenere un vino brioso e vivace, nel quale vengono esaltate le caratteristiche di fruttato, freschezza e aromaticità del vitigno di base.

Proprietà organolettiche e abbinamenti: freschezza a tutto pasto

Il nostro Prosecco racchiude tutte le sfumature del vitigno Glera e l’inconfondibile aromaticità della versione Extra Dry: alla vista potrai notare il tipico colore giallo paglierino tendente al verdolino, un’impeccabile limpidezza e un fine e incessante perlage; al naso saprà subito sedurti con il suo inconfondibile bouquet intenso e persistente, un’esplosione fruttata e floreale, tra cui spiccano la mela golden matura, l’albicocca secca e i fiori d’acacia; in bocca verrai travolto dalla sua freschezza, con una piacevole morbidezza e un finale fruttato che invoglierà subito un nuovo sorso.

Prosecco di Valdobbiadene Produzione – Fratelli Carli

Grazie alla sua versatilità, è un vino che si presta per essere consumato a tutto pasto, dall’aperitivo al dolce. Con la sua leggerezza può accompagnare raffinati piatti di pesce, ma anche aiutare a “sgrassare” pietanze più caloriche.

A tal proposito abbiamo deciso di provare ad abbinare il nostro Prosecco di Valdobbiadene D.O.C.G. Extra Dry a un intero menù:

 

Dulcis in fundo, il suo gusto abboccato va a braccetto con i dessert a base di frutta o perché no, con il Panettone. Insomma, una bottiglia di Prosecco a Natale non deve mancare mai.