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Tutti i segreti dell'olio extra vergine di oliva

Ogni goccia di olio extra vergine di oliva porta con sé una storia, innumerevoli ore di lavoro, mani che curano e raccolgono, ma soprattutto una forte passione per un lavoro che esprime un sincero amore per le cose fatte con il cuore.

Cosa significa “olio extra vergine di oliva”? Per definizione, l’olio extra vergine di oliva è il succo ottenuto dalla spremitura del frutto dell’olivo, svolta esclusivamente mediante processi meccanici in condizioni termiche controllate che permettono di non alterarne le caratteristiche. Un olio extra vergine di oliva viene definito un olio di categoria superiore secondo standard qualitativi minimi stabiliti dalla normativa europea che prendono in considerazione specifici parametri chimico-fisici e organolettici.

Come fare l’olio extra vergine di oliva? Come rispettare i parametri necessari per produrre un olio EVO di qualità? Con pazienza, passione, professionalità e conoscenza, ma anche con la collaborazione attiva tra olivicoltori, frantoiani, assaggiatori e blender.

Questo patrimonio di esperienze si traduce e si rinnova tutti gli anni in occasione della campagna olearia: l’appuntamento più importante dell’anno per la nostra famiglia, poiché è dal suo esito che dipendono la qualità dei nostri oli e la soddisfazione dei nostri clienti.

La campagna olearia per noi

Se per la maggior parte delle persone la “campagna” è l’antitesi di tutto ciò che è metropolitano, per la nostra famiglia è prima di ogni altra cosa quella olearia.
La campagna olearia è il momento dell’anno in cui ovicoltori, frantoiani e produttori impiegano tutta la propria esperienza e le proprie risorse fisiche e mentali nel fare ciò che amano di più: un olio extra vergine di oliva di qualità.
È un periodo di tempo che comprende la raccolta, la molitura e la selezione degli oli migliori, un percorso che passa dagli oliveti al frantoio e dal frantoio all’oleificio. È un magico riturale che si ripete costante, anno dopo anno, con la stessa dedizione e attitudine di sempre.

Come riconoscere l’olio extravergine di oliva – Fratelli Carli
Ad ogni nuova campagna olearia dobbiamo affrontare variabili differenti: cambiamenti climatici ed eventi naturali che modificano la qualità e la quantità del raccolto. E solo con competenze sempre più ricche e prospettive più ampie possiamo ricreare e migliorare la qualità che da oltre 110 anni portiamo sulle tavole di tutto il mondo.

Come si realizza un olio extra vergine di oliva?

Nel momento della maturazione ideale per produrre un olio extra vergine di oliva di qualità, le olive vengono raccolte e portate al frantoio nel giro di poche ore.
Come fare l’olio d’oliva extravergine – Fratelli Carli

Per fare l’olio extra vergine di oliva, i frutti vengono trattati esclusivamente con processi meccanici a partire dalla pulizia dalle foglie e dal lavaggio, necessari per rimuovere polvere e corpi estranei. Si passa poi alla frangitura per ridurre i frutti in pasta di olive che viene mescolata a lungo attraverso la gramolatura, favorendo la fuoriuscita delle gocce d’olio. Le ultime delicate operazioni sono l’estrazione con decanter, che separa i residui solidi, e la centrifugazione, che elimina l’acqua e rende l’olio più limpido.

L’olio extra vergine non potrà definirsi tale senza un esame chimico e una valutazione attenta dell’assaggiatore che deve coglierne ogni difetto e pregio, selezionando solo quelli che possiedono determinate caratteristiche organolettiche.

Come degustare l’olio extra vergine di oliva?

Come accennato in precedenza, per selezionare gli oli che saranno classificati come extra vergine, l’assaggiatore deve valutare la loro qualità al termine di un’analisi sensoriale che ha il compito di invidiare pregi e difetti e misurare le caratteristiche organolettiche.
Degustare l’olio extravergine d’oliva – Fratelli Carli

L’analisi sensoriale si basa sul giudizio di un panel di 8-12 assaggiatori, istruiti da un capo panel a riconoscere specifici caratteri organolettici di ogni campione.

Affinché l’analisi sia meno influenzabile da fattori esterni, l’esperto effettuerà la prova in una cabina isolata da odori e rumori e in condizioni confortevoli. Per non valutare l’olio in base al colore, vengono utilizzati bicchierini blu o di colore scuro.

Il processo di degustazione dell’olio extra vergine di oliva prevede un’analisi olfattiva, seguita da una fase degustativa più complessa, dove l’assaggiatore tiene l’olio in bocca qualche secondo per avvertire anche retrogusto, fluidità e consistenza.

Nella stessa seduta un assaggiatore solitamente non analizza più di quattro campioni d’olio e tra una prova e un'altra si pulisce la bocca con un bicchiere d’acqua gassata o uno spicchio di mela.
Come conservare l’olio extravergine – Fratelli Carli

Ad ognuno il suo extra vergine

Il nostro lavoro quotidiano ci ha permesso, negli anni, di creare Oli EVO con caratteristiche differenti tra loro: sette diverse eccellenze, perfette soddisfare i gusti e le preferenze di tutti i consumatori.

 

Quando apri una bottiglia del nostro Olio Extra Vergine di Oliva sai che quello che stai aprendo: non è solo un olio, ma il frutto di oltre cent’anni di ricerca continua dell’eccellenza.
Conservare l’olio extravergine – Fratelli Carli

Come conservare l’olio extra vergine di oliva?

Ora che hai scelto il tuo Olio EVO, che ti accompagnerà nei tuoi pranzi e nelle tue cene per condire le pietanze che più ami, devi sapere che la sua conservazione è fondamentale al fine di mantenere inalterate particolarità e peculiarità.

I fattori che possono alterare l’olio sono tre: calore, luce e ossigeno. Di conseguenza, anche le principali regole che ti permettono di sapere come conservare l’olio extra vergine di oliva, sono lo stesso numero:

  • tieni lontano l’olio da possibili fonti di calore. La temperatura ottimale di conservazione dell’olio extra vergine di oliva, infatti, si colloca tra i 12 e i 18°C, motivo per cui è consigliabile non conservare l’olio di oliva a temperature troppo basse o troppo alte;
  • proteggilo dalla luce. Scegli contenitori opachi e scuri come facciamo noi con le nostre bottiglie in vetro scuro;
  • impedisci l’accesso all’ossigeno. Una delle principali minacce all’olio, ovvero l’ossidazione, può essere evitata richiudendo subito dopo l’uso le bottiglie o le lattine.

 

Al fresco, al buio e ben chiuso: queste tre semplicissime regole sono la garanzia che ti permetteranno di avere un olio di oliva che mantenga inalterati il gusto, le qualità e le risorse nutrizionali.